È una pianta rampicante originaria delle foreste tropicali dell'India. Conosciuto nella tradizione ayurvedica da 2.500 anni, è una “fitoalternativa” nota per il suo ruolo nel controllo e nella riduzione dei livelli di zucchero nel sangue. Gli indiani lo chiamano gurmar, che significa "distruttore di zucchero".
Per chi vuole tenere sotto controllo la voglia di zuccheri e il peso.
Nella medicina erboristica, la Gymnema sylvestre aiuta a ridurre l'appetito e può essere utile per perdere peso. Questo perché l'acido gimnemico compete con lo zucchero a livello dei recettori del gusto presenti nella bocca.
Altera la percezione dei sapori dolci e quindi riduce il desiderio di spuntini dolci. Per un effetto immediato in caso di irrefrenabile voglia di zucchero, si consiglia di aprire una capsula e di mettere il contenuto (estratto di foglie) sulla lingua.
Gli alimenti sono composti da nutrienti:
Lipidi (o grassi), proteine e carboidrati (o zuccheri). Durante la digestione, i carboidrati vengono trasformati in molecole di glucosio (zucchero semplice) che provocano un aumento della glicemia (livello di glucosio/zucchero nel sangue). Quindi il pancreas secerne un ormone chiamato insulina per regolare la concentrazione di glucosio nel sangue. Il glucosio è essenziale affinché il corpo umano produca energia e mantenga il suo funzionamento. Ma tutto ciò deve restare entro proporzioni ragionevoli. Se è troppo pieno, viene immagazzinato come glicogeno nel fegato e nei muscoli.
Per mantenere buoni livelli di zucchero nel sangue, ecco alcuni semplici accorgimenti che puoi adottare nella tua dieta quotidiana:
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Se hai voglia di qualcosa di dolce, evita il consumo eccessivo di cibi zuccherati con un alto indice glicemico (come i dolci), che favoriscono anche l'aumento di peso o addirittura il sovrappeso.
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Mangia più cibi ricchi di fibre, come i legumi. La fibra è considerata uno “zucchero lento” perché viene digerita più lentamente.
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Concentratevi sui cereali integrali piuttosto che su quelli raffinati
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Quando fai uno spuntino, scegli frutti che non siano molto dolci, in cui la maggior parte dello zucchero sia fruttosio e che siano anche ricchi di fibre, come mele o pompelmi.